Un dramma distopico che vede protagonisti alcuni dei migliori talenti attoriali di Israele, Autonomies è un racconto di rilevanza globale che si concentra sulle problematiche scottanti dell'identità, della religione, della politica e della libertà personale.
La storia è ambientata in una realtà alternativa dell'Israele di oggi, una nazione divisa da un muro in due parti: lo "Stato di Israele" secolare, con Tel Aviv come capitale, e l' "Autonomia Haredi" a Gerusalemme, gestita da un gruppo religioso ultra-ortodosso.
Vivendo nell'Autonomia, in mezzo a questo precario status territoriale, c'è Broide, un trafficante haredi che guadagna da vivere contrabbandando merci di poco conto tra le due regioni.
Un giorno riceve un'offerta di lavoro che cambierà la sua vita: gli viene chiesto di rapire una bambina al centro di una battaglia per la custodia tra due famiglie - una haredi e una secolare - e di farla passare di contrabbando attraverso il confine tra i due territori.
Questo "Processo di Salomone" di una saga legale, seguito dal rapimento della bambina, alimenta un tumulto drammatico che minaccia di far a pezzi un paese fragile.
Nel frattempo, si sviluppa una storia d'amore impossibile tra Broide e Anna, una musicista proveniente dal lato opposto del muro.
Drammaticamente forte e tematico, il loro amore sconsigliato unisce simbolicamente una nazione divisa, se solo per un momento nel letto di Anna.
Con Israele di nuovo in fiamme e la guerra civile più vicina che mai, sorge un grande desiderio di casa tra i frammenti, i muri e le lacrime.