In cima alle montagne, in una fattoria isolata, una madre vedova muore lasciando i suoi due figli soli e orfani. Temendo di essere portati via e separati, mantengono segreta la morte della madre e sopravvivono fuori dalla terra senza nessuno su cui fare affidamento tranne l'uno sull'altro. La sorella sedicenne è tutt'uno con la natura, innocente e ignara dei mali che esistono nell'umanità. Suo fratello di dieci anni è traumatizzato e muto per aver assistito anni prima a un inquietante incidente (la morte di suo padre) che ha coinvolto il sindaco della città. Mentre la ragazza diventa donna, una dura brutalità distrugge la sua innocenza quando selvaggi cacciatori guidati dal figlio del sindaco la attaccano e la violentano. Un assistente sociale da una città lontana arriva per indagare, ma alla fine sono i fratelli che devono diventare maggiorenni per proteggersi a vicenda e sopravvivere.