Questo documentario sulle realtà politiche repressive in Camerun inizia con la pubblicazione nel 1990 di una lettera aperta al presidente Biya che chiede una conferenza nazionale - e l'arresto immediato dell'autore e dell'editore della lettera. La narrazione esamina quindi la storia coloniale della nazione, a partire dal primo missionario tedesco nel 1901, l'istituzione di scuole, l'occupazione francese dopo la prima guerra mondiale, la scarsità di libri scritti e pubblicati da camerunesi e la repressione della CPU, un uomo di sinistra organizzazione degli anni Cinquanta e Sessanta. Il Camerun e la sua gente sono l'allodola, le sue piume strappate prima dal colonialismo e poi dagli uomini forti indigeni: "Alouette, je te plumerai".