Gastón Fernández è arrivato a 34 anni senza molto di cui vantarsi. Non ha soldi, lavoro, fidanzata, amici o progetti di vita. È un compositore che non compone. L'unico "più probabile successo" al Conservatorio di musica di Santiago è passato da promessa a fallimento. Sente che sta cominciando a vagare da solo. Isolato e distaccato. Gastón sente che tutti lo giudicano e vede la parola perdente tatuata sulla fronte. Allo stesso tempo, un alter ego, una sorta di doppelgänger, lo perseguita. Un giovane, con un lungo cappotto nero, cammina in una città deserta che osserva ogni suo passo. Una città in bianco e nero. Una città che è e non è Santiago. Questa città strana, vuota e nebbiosa fa parte del suo passato o è un'invenzione? Quello che sembra un sogno o un incubo è in realtà un film: The Killer Ants, un film diretto da Luc Fernández, suo cugino, molti anni fa, quando tutti erano giovani, idealisti e pensavano che le cose sarebbero andate diversamente. Ma le cose cambiano e così fanno ...
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