Chi cerca asilo politico in Italia teme per la propria stessa sopravvivenza. Sono costretti ad aspettare diversi anni, gli è vietato lavorare e non ricevono assistenza dallo Stato. Non sono forniti di alloggio, cibo o informazioni. I rifugiati stabiliscono comuni, costruiscono rifugi, occupano edifici abbandonati vicino ai centri di occupazione agricola e spesso si spostano in base alla stagione del raccolto. Sopravvivono grazie alla loro rete di solidarietà, organizzazioni di volontariato e lavoro sul mercato nero. Partendo da Roma dove una vasta comunità ha occupato i vecchi magazzini delle Ferrovie dello Stato adiacenti alla stazione Tiburtina, il film ripercorre le tappe del viaggio di una popolazione nomade di richiedenti asilo che, attraversando la penisola italiana, deve dirigersi verso i centri di raccolta stagionale per ordine sopravvivere. Un'esplorazione geografica dell'esilio di eroi, disertori e rifugiati dalle guerre nell'Africa post-coloniale: i nuovi migranti d'Europa.