Una produzione sorprendentemente abile e con un budget ridotto che scandaglia le profondità dei suoi temi oscuri con performance appassionate e convincenti, LAST EXIT è un thriller psicologico sexy e crudo. Il suo antieroe è Nigel, un criminale incompetente che fugge dalla sua nativa Inghilterra a Copenhagen per sfuggire agli strozzini che lo inseguono. Lui e sua moglie Maria si rifugiano in un hotel, mentre ognuno lotta separatamente con un problema di droga. Maria riesce a ottenere un lavoro etero e Nigel ottiene un incarico per immagazzinare merci illegali per un boss del crimine locale noto come il presidente. Le cose si surriscaldano quando Nigel si innamora di Tanya, una prostituta che lavora per il presidente, e la loro relazione lo rende sempre più distante da Maria. Il palcoscenico è pronto per una discesa nel caos alimentata dal sesso e dalla violenza che rimane intelligente per tutto il tempo, man mano che i colpi di scena ei segreti vengono rivelati. Maria rimane incinta e Nigel inizia a scattare, e l'unico sano di mente sembra essere Jimmie, lo spacciatore esistenziale di Nigel. Umorismo oscuro e un pop-rock trascinante ...