Il film racconta la storia vera di una povera contadina del 1600 che viveva in una grotta isolata della Val di Non. Accusata di stregoneria dai cittadini, la donna viene portata a Palazzo Nero, dove sotto tortura ammette la sua colpa e implica i suoi accusatori per vendetta della loro malvagità. Condannata a morte, rifiuta di pentirsi e per questo viene bruciata sul rogo nella piazza del paese.