1969. Marighella non ha tempo per la paura. Da un lato, una violenta dittatura militare. Dall'altra una sinistra intimidita. Accanto ai rivoluzionari di 30 anni più giovani di lui e disposti a combattere, il leader rivoluzionario ha optato per l'azione. In "Marighella" di Wagner Moura, il nemico numero uno del Brasile tenta di articolare una resistenza estromettendo gli atroci crimini della tortura e la famigerata censura istituita dal regime oppressivo. In un confronto radicale, combatte per un popolo il cui sostegno è incerto - cercando nel contempo di mantenere la promessa di ricongiungimento con suo figlio - da cui ha preso le distanze per proteggere.