Nel gennaio 2004, ad Al-Falluja, in Iraq, una troupe di documentari segue una squadra di fanteria dell'82a aviazione, esercito statunitense. Le telecamere accompagnano la squadra di sette persone nelle pattuglie diurne e notturne, mentre si guardano le spalle, aprono porte a calci, cercano armi, interrogano donne, trattengono alcune persone e ascoltano le lamentele della gente del posto. Nelle loro caserme, un ex rifugio baathista chiamato Dreamland, gli uomini parlano: del perché si sono arruolati, delle prospettive civili, dei sentimenti sulla guerra e degli iracheni, dov'erano quando un compagno è morto poche settimane prima. Li vediamo aspettare i traduttori e provare qualche parola di arabo; sentiamo le loro frustrazioni. Li guardiamo sotto pressione per reinserirsi. Le tensioni aumentano a Falluja.