Permanent Vacation Colonna sonora (

Permanent Vacation Colonna sonora (1980) copertina

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Valutazione: 6.40/10 da 11000 voti
Tags: vagabondo, fannullone
Nomi alternativi:
Titolo in Español:

Permanent vacation

Titolo in Português:

Sempre em férias

Titolo in English:

Permanent Vacation

Sinossi

Permanent Vacation è il primo film del regista Jim Jarmusch, un drop-out della scuola di cinema, ampiamente ignorato negli Stati Uniti ma notato in Europa. Si tratta di uno stile completamente nuovo di fare cinema indipendente, diverso dagli altri film americani.

Il protagonista è un giovane ventenne di nome Aloysius Parker (interpretato da Christopher Parker), disoccupato, pigro e alla ricerca di risposte sul "significato della vita". In particolare, non è particolarmente interessato a nulla. Ha alle spalle una famiglia spezzata, con un padre scomparso, una madre istituzionalizzata e una relazione interrotta con la sua ragazza.

Si trasforma in un filosofo, gira per la sporca e poco affollata città di New York alla ricerca di risposte sulla vita e incontra persone molto eccentriche. Prima visita sua madre in istituto, un luogo ombroso, polveroso e inquietante, poi mentre gira per la città incontra un veterano di guerra che a volte pensa di essere ancora in guerra, poi di notte incontra un sassofonista che suona note musicali poco interessanti, poi una ragazza latina lunatica e poco accogliente, poi in un teatro incontra una ragazza che vende popcorn e che è ossessionata dagli eschimesi e nello stesso posto incontra un appassionato di jazz severo.

Infine, incontra accidentalmente una giovane signora con una Ford Mustang (d'epoca) che ruba all'istante e vende la macchina rubata nella stessa notte. All'alba fa la valigia con passaporto e vestiti, decide di andarsene e sale su una nave per partire da New York lasciando la sua ragazza. Inizia a pensare a se stesso, alla sua vita (si rende conto di essere un giovane senza conto in banca, senza assicurazione, senza relazioni, senza casa, senza lavoro, senza abilità e niente) ... semplicemente alla deriva come un gitano ... senza scopo! ancora alla ricerca di risposte ... lo vediamo allontanarsi da New York. Fine.

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Suonare Titolo Artista
Permanent Vacation
Up There in Orbit
Earl Bostic: Scrittore
Earl Bostic: Esecutore
My Boyfriend's Back
Bob Feldman: Scrittore
The Angels: Esecutore
Sally, Go 'Round the Roses
Zell Sanders: Scrittore
The Jaynetts: Esecutore

User reviews

Andrea Gallo
1/10

In generale, ho trovato che la banda sonora non fosse all'altezza del film e non riusciva a sottolineare adeguatamente l'unicità e l'innovazione del lavoro di Jim Jarmusch. Sarebbe stato necessario un approccio più attento e curato nella scelta delle musiche per offrire una visione più coinvolgente e completa dell'opera cinematografica.

Federica Leone
8/10

La colonna sonora di Permanent Vacation è coinvolgente e ben integrata con l'atmosfera del film. I brani selezionati riescono a catturare perfettamente lo spirito vagabondo e filosofico del protagonista Aloysius Parker.

Enrico Rinaldi
7/10

I momenti in cui la musica si fonde con le immagini creano un effetto sinergico che amplifica l'impatto emotivo delle scene, trasportando lo spettatore ancora più profondamente nell'universo del film.

Alessia Barbieri
8/10

La cura nella selezione dei brani e nella loro disposizione all'interno della narrazione contribuisce a creare un'esperienza cinematografica coinvolgente e memorabile, in cui la musica diventa parte integrante della storia raccontata sullo schermo.

Giulia Lombardi
6/10

La colonna sonora di Permanent Vacation ha saputo catturare perfettamente l'atmosfera unica e surreale del film di Jarmusch. Le tracce musicali scelte per accompagnare le immagini del protagonista alla deriva per le strade di New York sono state azzeccate e contribuiscono a immergere lo spettatore in un viaggio introspettivo e malinconico.

Angelo Romano
8/10

I suoni sperimentali e le melodie malinconiche della banda sonora si sposano perfettamente con l'ambientazione sporca e decadente di New York, creando un'atmosfera unica e coinvolgente.

Claudio Bruno
5/10

D'altra parte, alcune scelte musicali potrebbero risultare un po' ripetitive e poco coinvolgenti, mancando di varietà e originalità. Certo, la monotonia delle note musicali potrebbe riflettere il senso di smarrimento e vuoto interiore del protagonista, ma avrei apprezzato una maggiore diversificazione e dinamicità nella colonna sonora per mantenere viva l'attenzione e l'interesse durante il film.

Silvia Galli
7/10

I brani scelti per la colonna sonora sono in grado di evocare con maestria le atmosfere decadenti e surreali del mondo di Aloysius, trasportando lo spettatore in un viaggio emotivo e sensoriale che si distingue per la sua originalità e profondità.

Mario Ferraro
7/10

Le tracce musicali riescono a trasmettere in modo efficace le varie sfumature del viaggio interiore di Aloysius, dalle note malinconiche che accompagnano i momenti di riflessione, alle melodie più ritmate che sottolineano i momenti di inquietudine e ribellione.

Elena Esposito
7/10

La colonna sonora di Permanent Vacation riesce a catturare perfettamente l'essenza del cinema indipendente e sperimentale di Jim Jarmusch, contribuendo in modo significativo a definire lo stile unico e innovativo del regista.

Claudio Martini
8/10

La varietà di generi presenti nella colonna sonora rende l'esperienza uditiva del film ricca e avvincente, offrendo al pubblico una panoramica completa delle emozioni e dei pensieri del protagonista.

Maria Villa
7/10

La scelta dei brani jazz e blues contribuisce a enfatizzare il senso di alienazione e ricerca interiore del protagonista, aggiungendo profondità emotiva alle scene del film.

Sara Lombardi
3/10

La colonna sonora di Permanent Vacation non è riuscita a catturare l'essenza del film in modo significativo. Le tracce musicali scelte sembravano fuori luogo e non contribuivano a creare l'atmosfera giusta per le scene.

Leonardo Parisi
3/10

Mentre guardavo il film, ho trovato che la musica non riusciva a creare un collegamento emotivo con i personaggi o le situazioni presentate. In molti momenti, sembrava addirittura disturbare anziché arricchire l'esperienza visiva e narrativa.