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RiP: A Remix Manifesto Colonna sonora (2008) copertina

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Valutazione: 7.60/10 da 1300 voti

Tags: diritto d'autore, punteggiatura nel titolo, acronimo nel titolo

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Sinossi

In RiP: A remix manifesto, Web activist and filmmaker Brett Gaylor explores issues of copyright in the information age, mashing up the media landscape of the 20th century and shattering the wall between users and producers.

The film's central protagonist is Girl Talk, a mash-up musician topping the charts with his sample-based songs. But is Girl Talk a paragon of people power or the Pied Piper of piracy?

Creative Commons founder, Lawrence Lessig, Brazil's Minister of Culture Gilberto Gil and pop culture critic Cory Doctorow are also along for the ride.

A participatory media experiment, from day one, Brett shares his raw footage at opensourcecinema.org, for anyone to remix. This movie-as-mash-up method allows these remixes to become an integral part of the film.

With RiP: A remix manifesto, Gaylor and Girl Talk sound an urgent alarm and draw the lines of battle.

Which side of the ideas war are you on?

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	RiP: A Remix Manifesto

User reviews

Federica Marchetti

9/10

Le tracce musicali selezionate per accompagnare le diverse scene del documentario sono perfettamente integrate e contribuiscono a creare un'atmosfera coinvolgente e stimolante per lo spettatore.

Elena Giordano

9/10

La presenza di artisti come Girl Talk e le collaborazioni con Lawrence Lessig e Gilberto Gil conferiscono alla colonna sonora una varietà di stili e influenze che la rendono unica e indimenticabile.

Stefano Lombardi

8/10

La collaborazione con artisti come Lawrence Lessig, Gilberto Gil e Cory Doctorow porta una varietà di stili e suoni che arricchiscono ulteriormente la colonna sonora.

Federica Santoro

7/10

La presenza di Girl Talk come protagonista centrale della banda sonora aggiunge un tocco di modernità e innovazione che rende l'esperienza di ascolto ancora più coinvolgente.

Chiara Martinelli

1/10

Non ho apprezzato la ripetitività di certi brani musicali all'interno della colonna sonora, che ha contribuito a rendere l'esperienza di visione del documentario monotona e poco coinvolgente.

Giuseppe Leone

8/10

La scelta di condividere il materiale grezzo del film su opensourcecinema.org permette una partecipazione attiva da parte del pubblico, creando un legame unico tra spettatori e autori.

Roberto D’angelo

1/10

Alcune delle canzoni utilizzate sembrano non integrarsi bene con le immagini e i messaggi del film, creando un'atmosfera dissonante e confusa.

Francesca Russo

5/10

L'uso di brani mash-up da parte di Girl Talk ha dato un tocco contemporaneeo e incisivo alla colonna sonora, permettendo al pubblico di immergersi completamente nel mondo dei remix e delle sfide legali che lo circondano.

Federica Colombo

6/10

La presenza di Lawrence Lessig, Gilberto Gil e Cory Doctorow nel film ha arricchito ulteriormente la colonna sonora, offrendo una varietà di prospettive e opinioni che si riflettono nei diversi stili musicali presenti nel documentario.

Federica Longo

7/10

I brani campionati e remixati in modo creativo da Girl Talk dimostrano il potere della mash-up culture nel rompere le barriere tra consumatori e produttori.

Federica Conte

7/10

Le tracce musicali utilizzate nel film sono state selezionate con cura e si integrano in modo fluido con le immagini e i messaggi trasmessi.

Maria Ferraro

2/10

Trovo che la scelta delle tracce musicali sia troppo caotica e dispersiva, rendendo difficile seguire il filo narrativo del documentario.

Roberto Russo

7/10

La banda sonora di questo film è un esempio perfetto di come la musica possa essere usata per veicolare messaggi sociali e politici in modo efficace e coinvolgente.

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