Balan Mash (Mammootty) è un insegnante d'arte che vive in un piccolo villaggio nel Kerala. Ha una vita serena, con due figli, una moglie, una madre e un fratello rivoluzionario - Gopi (Mukesh), una tipica kootu kudumbam, o famiglia allargata, del Kerala.
Balan Mash ha uno zio che è affetto da problemi mentali. Lo zio è diventato un paziente mentale dopo una separazione con la sua amante; questo sottolinea la profonda convinzione radicata nella loro famiglia che un uomo di ogni generazione diventerà pazzo, poiché una persona della generazione passata aveva peccato gettando l'idolo di 'Devi' in un pozzo. Fu maledetto dalla dea e divenne un pazzo. Questa maledizione si sarebbe tramandata di generazione in generazione.
Una notte tutto cambia, quando Balan ha un incubo. Le persone iniziano a sospettare che Balan stia seguendo le orme dello zio nella pazzia perché lo zio di Balan (Babu Namboothiri) è diventato malato mentalmente con un incubo.
La comunità di Balan valuta ogni sua mossa; viene considerato un pazzo e le sue azioni vengono fraintese. Alla fine, la sua famiglia si unisce al gruppo e lo mandano in manicomio. Il medico lo dichiara sano. Ma la società non è d'accordo. Impotente, Balan finge di essere pazzo. Alla fine, la madre di Balan (Kaviyoor Ponnamma) lo avvelena per liberarlo dal mondo.
Oltre alla trama principale, il film traccia anche un ritratto sottile della vita delle persone in una società matriarcale. Lo zio dell'eroe (Ammavan interpretato da Thilakan) gode di così tanta influenza negli affari familiari che diventa un catalizzatore per il lento ma costante declino dell'eroe verso la pazzia.