The Harvest Colonna sonora (2017)

Sinossi

Gurwinder viene dal Punjab, ha lavorato per anni come bracciante agricolo nell'Agro Pontino, non lontano da Roma. Da quando è arrivato in Italia, vive con il resto della comunità Sikh nella provincia di Latina. Hardeep è anche indiana, ma il suo stress è romano, e lavora come mediatrice culturale. Lei, nata e cresciuta in Italia, sta cercando di liberarsi dai ricordi di una famiglia che emigrò in un'altra epoca, mentre lui è costretto, contro la sua fede, a prendere metanfetamine e doping per sopportare il pesante ritmo di lavoro, per poter mandare soldi in India.

La storia di Gurwinder rappresenta un vasto universo di sfruttamento: un esercito silenzioso di uomini piegati sui campi che lavorano, senza pause, in tutta Italia. Raccolgono manualmente verdure, seminano e piantano 12 ore al giorno sotto il sole; chiamano il loro datore di lavoro "Signore", subiscono oppressione e ogni tipo di violenza. 4 euro all'ora se hanno fortuna, pagati dopo mesi o a volte mai, violenze e botte, infortuni sul lavoro che non vengono mai segnalati e facili "licenziamenti" per chi cerca di reagire.

Questo è ciò che racconta The Harvest: la vita all'interno delle comunità Sikh che vivono permanentemente nel Pontino e il loro rapporto con il mercato del lavoro. I membri di queste comunità sono principalmente impiegati come braccianti giornalieri per l'agricoltura locale. Gli episodi di sfruttamento (sistema del caporalato, pagamenti a cottimo, salari bassi, violenze fisiche e verbali) sono stati segnalati molte volte, principalmente da associazioni locali. Accanto a questi eventi, l'uso di sostanze dopanti ha visto una crescita impressionante, al fine di tollerare il duro ritmo di lavoro nei campi. Sostanze che, in particolare, sono anfetamine, oppioidi e antispastici.

The Harvest vuole affrontare questa problematica attraverso una lente innovativa che combina gli stili del documentario e del musical, quest'ultimo utilizzato come dispositivo narrativo per raccontare lo sforzo del lavoro nei campi e l'uso di sostanze dopanti. Attraverso una ricerca musicale e cinematografica, questo film vuole raccontare qualcosa che sarebbe difficile portare all'attenzione del pubblico senza essere grandioso o dottrinario. Trovare una forma artistica innovativa per raccontare la dura realtà che tende a nascondersi nei meandri della vita quotidiana: questo è il nodo stilistico che il documentario affronta.

Un docu-musical che, per la prima volta, combina il documentario e le tradizionali coreografie Punjabi, per mostrare l'umiliazione dei lavoratori nei campi sfruttati dai caporali. Due storie che si intrecciano, durante una giornata, dal lavoro nei campi dalle prime ore del mattino alla preghiera serale nel tempio. Un duro lavoro di semina, giorno dopo giorno, la cui meritata raccolta, tra permessi di soggiorno da rinnovare e falsi assegni, sembra ancora molto lontana.

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