The Source Colonna sonora (2012)

Sinossi

La più recente avventura di Doug Aitken nei meandri dell'intervista è uno degli atti più magnifici di cinema che l'artista abbia mai prodotto. Non estraneo all'atto della conversazione (vedi i suoi progetti passati Patterns & Repetition e Broken Screen: 26 Conversations with Doug Aitken), Doug ha selezionato personalmente una serie di creativi che ritiene tra i più importanti al lavoro oggi e ha loro chiesto: "Qual è la fonte di un'idea creativa? Da dove nasce e come si realizza?"

Come un macellaio avrebbe una conversazione più approfondita con un altro macellaio su ciò che fa piuttosto che, diciamo, un giornalista, il fatto che Doug stia ponendo queste domande agli artisti permette loro di aprirsi e dargli una generosa dose di risposte. Jack White parla approfonditamente del processo creativo e da dove proviene. Beck, nel frattempo, parla dell'atto di scrivere canzoni in modo tale che sembri un'esperienza religiosa.

Tutte le interviste sono condensate da Aitken in snippet di quattro minuti contenenti ciò che ritiene essere i veri pezzi prelibati della conversazione. Sono poi proiettate all'interno di un padiglione intimo accanto alla Tate Liverpool che può essere visitato durante il giorno e osservato dall'esterno di notte, quando le conversazioni silenziose vengono proiettate dall'interno verso l'esterno.

Allora perché Doug ha scelto questa variegata gamma di persone da intervistare? E perché ciò che è generalmente considerato una tecnica di ricerca costituisce un vero e proprio pezzo d'arte? Doug lo ha spiegato come una sorta di processo di archiviazione. Quando guardi indietro agli anni trascorsi, ciò che spesso ti rimane sono piccoli frammenti di conversazioni di cui sei stato abbastanza fortunato da far parte. Queste gemme di saggezza devono essere raccolte e conservate fino a quando, in seguito, le informazioni fugaci possono essere ricordate e riutilizzate.

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