Democrazia, identità e crimini passionali si scontrano in questo thriller politico che fonde realtà e finzione, passato e presente. Quando Ignacio, un giovane attore cileno, decide di fare una commedia sullo zio della vita reale, il senatore Jaime Guzmán assassinato, collaboratore diretto del dittatore militare Augusto Pinochet e architetto della Costituzione del 1980 ancora in vigore in Cile, il risultato è un'odissea cinematografica nel psiche di una nazione ancora perseguitata dal suo passato travagliato. Debutto alla regia dell'acclamato sceneggiatore Mateo Iribarren, l'uscita nelle sale di EL TIO in Cile ha causato polemiche in tutto lo spettro politico. I sostenitori di Guzmán hanno pubblicato annunci a tutta pagina per denunciare il film, mentre i suoi avversari hanno rinnovato le richieste di riforma costituzionale. Ha continuato a vincere il Premio della giuria al Festival di Biarritz del film latinoamericano e il Premio Pedro Sienna per la migliore sceneggiatura.