Ilva gestisce il cinema Eden Palace del suo patrigno durante la guerra a Parigi sullo sfondo delle attività della Resistenza, la vista frequente di parigini meno fortunati spediti a est con i treni del bestiame e, più tardi, l'impatto degli sbarchi del D-Day. Nel corso del tempo diverse altre vite si intersecano con la sua, tra cui un ufficiale tedesco e poi due militari americani. Una sparatoria del dopoguerra arriva a dominare la sua storia insieme, forse sorprendentemente, al cinema stesso.