Il pluripremiato documentario Boogie Man di Murrow, Polk e IDA segue Lee Atwater, un ladro suonatore di blues la cui ascesa dal sud a presidente del Partito Repubblicano lo ha reso una rockstar politica. Ha fatto da mentore a George W. Bush e Karl Rove mentre guidava il Partito Repubblicano verso vittorie storiche, ha contribuito a rendere liberale una parolaccia e ha trasformato il modo in cui l'America sceglie i nostri presidenti. Nelle interviste con repubblicani e amici di Atwater, Boogie Man esamina il suo ruolo nella svolta a destra dell'America. Per i democratici offesi dalla controversia su Willie Horton del 1988, Atwater era uno spietato assassino politico soprannominato da una deputata "l'uomo più malvagio d'America". Il film esamina il suo irriverente senso dell'umorismo, la sua comprensione del cuore dell'America e la sua visione impenitente della politica come guerra. Si conclude con un ritratto della cinica ricerca di significato sul letto di morte.