Victor ha avuto un pessimo affare: i suoi genitori sono stati vittime della retata di Vel'D'Hiv (1942), e ha dovuto fuggire dalla Francia; nel 1947, tornato a Parigi, il giovane ebreo viene accolto da un commerciante di seconda mano che diventa per lui un vero padre, fa amicizia anche con un adolescente ricco della sua età. È una rappresentazione di quegli "anni sandwich", il passaggio dall'infanzia all'adolescenza in un ambiente suburbano, con i suoi piccoli rapporti, Victor scoprirà che, mentre i bambini non fanno distinzione tra classi sociali, gli adulti, qui rappresentati dallo zio Jean-do.