Travestito da fantascienza distopica, che incrocia riferimenti di George Miller e JC Ballard, Once There Was Brazilia propone una riflessione sull'attuale situazione politica e sociale brasiliana, concretamente dal processo di destituzione della presidente Dilma Rousseff, provando un futuro alternativo per il Brasile. Come capitale politica del Paese, e soprattutto come una delle utopie più simboliche del Novecento brasiliano, la città brasiliana condivide il protagonismo con una coppia di rinnegati che sopravvivono vagando marginalmente in attesa di un riscatto personale e collettivo. Al quarto film, dopo il pluripremiato White Out, Black In (2014), Adirley Queirós torna ad esplorare le vicissitudini della società brasiliana.