La violenza sessuale contro le donne ha accompagnato quasi tutti i conflitti su larga scala, ma la maggior parte delle sue vittime viene messa a tacere. Un episodio così triste è quello delle "donne di conforto", o più precisamente, le circa 200.000 donne reclutate per servire sessualmente l'esercito imperiale giapponese durante la seconda guerra mondiale. Come parte di questo immenso sistema, molte giovani donne provenienti da tutti i territori occupati del Giappone in Asia sono state costrette a prestare servizio dove hanno subito stupri, torture e violenze estreme nei campi militari, chiamati eufemisticamente "stazioni di conforto".