Questa è la storia di Boris Pahor, a 106 anni il più anziano sopravvissuto conosciuto dei campi di concentramento nazisti. Sloveno di Trieste, Pahor ha scritto il suo romanzo Necropolis sul periodo trascorso nel campo di Natzweiler per prigionieri politici, poco conosciuto ma micidiale: quasi la metà dei 57mila prigionieri internati morì. Sebbene fosse il primo campo ad essere liberato dagli alleati occidentali, settantacinque anni fa, era vuoto: Pahor ei prigionieri erano stati trasferiti a Dachau, Dora e al campo di sterminio di Bergen-Belsen.