Ciao, il mio nome è Anna e ho nove anni. Vorrei che mi avessi conosciuto prima - intendo prima che mia zia Marga e mia cugina Pilar venissero a casa dei miei genitori -, ero una bambina così felice. Prima del loro arrivo la vita era un letto di rose. Certo, mio fratellino poteva essere un fastidio - i fratellini lo sono sempre, vero? - ma c'era quella meravigliosa grande casa, c'era la mia tata cubana che cucinava così bene, c'era il bagno prima di cena, per non parlare di questa meravigliosa classe di catechismo alla scuola cattolica. Ma sono arrivati loro, quegli intrusi spagnoli. E ora nomi mai sentiti prima come "Franco", "Allende", "Women's Lib", "aborto", tutto questo è entrato nella mia vita. Papà e Mamma sono improvvisamente diventati "comunisti", anche se è un termine che Bon Papa e Bonne Maman (i miei nonni di Bordeaux, in realtà) odiano. A causa degli intrusi non solo ci siamo trasferiti in un piccolo appartamento, ma il posto è invaso giorno e notte da "barbudos" (uomini barbuti). Niente più bagno prima di cena e niente più classe di catechismo. Per quanto tempo riuscirò a tollerare uno scandalo del genere?