Welcome to Leith Colonna sonora (

Welcome to Leith Colonna sonora (2015) copertina

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Valutazione: 7.00/10 da 4500 voti
Tags: bandiera, neo nazista, libertà di parola, sindaco di piccola città, antisemitismo, neonazista, sindaco di una piccola città
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Welcome to Leith

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Welcome to Leith

Titolo in English:

Welcome to Leith

Sinossi

Leith, North Dakota è una città fantasma registrata di 24 persone. I suoi abitanti sono per lo più agricoltori o allevatori, con terreni tramandati di generazione in generazione. La città ha una bellezza apocalittica ambientata contro uno sfondo di prateria con cieli aperti e campi di grano.

In maggio del 2012, un estraneo di nome Craig Cobb si trasferì e iniziò ad acquistare proprietà. Accumulò dodici lotti di terreno, alcuni vuoti, alcuni con case in vari stati di degrado. La gente pensava che si fosse trasferito per essere vicino ai campi petroliferi di Bakken a circa 70 miglia a nord. Si è scoperto che era un noto separatista bianco che stava complottando per prendere il controllo del governo della città. Poco dopo che i suoi piani furono svelati, una famiglia di separatisti bianchi si trasferì per iniziare a sistemare le sue proprietà.

WELCOME TO LEITH è un film che offre uno sguardo su una città che lotta per la sovranità contro la visione estremista di un uomo. Girato durante un periodo di 8 mesi documentando l'arresto di un separatista bianco per aver terrorizzato gli abitanti della città in un'incursione armata e il suo successivo rilascio sei mesi dopo, WELCOME TO LEITH è un documento inquietante degli ideali americani fai-da-te messi in atto in uno degli stati meno popolati della nazione.

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Welcome to Leith

User reviews

Giuseppe Galli
5/10

La colonna sonora di Welcome to Leith è stata molto efficace nel creare un'atmosfera inquietante e tensione costante. Le musiche selezionate hanno saputo sottolineare perfettamente la lotta per la sovranità della piccola comunità contro le visioni estremiste del protagonista. La scelta degli arrangiamenti musicali ha contribuito a enfatizzare la bellezza apocalittica della città fantasma di Leith, creando un'atmosfera cupa e inquietante che ha reso il documentario ancora più coinvolgente.

Elena Parisi
7/10

La varietà di strumenti e stili musicali utilizzati nella colonna sonora contribuisce a mantenere viva l'attenzione dello spettatore lungo tutto il documentario.

Elena De Luca
7/10

I suoni della prateria e dei campi di grano si mescolano in modo armonioso con le tensioni e le minacce rappresentate nel documentario, creando un contrasto emozionante.

Laura De Luca
8/10

La banda sonora di Welcome to Leith è un elemento essenziale per immergersi completamente nell'atmosfera del film e comprendere a fondo le dinamiche della storia.

Stefano Conti
6/10

D'altro canto, alcune tracce della colonna sonora di Welcome to Leith potrebbero risultare ripetitive e poco innovative. Pur essendo efficaci nel contesto del documentario, alcune musiche potrebbero non essere così memorabili al di fuori del contesto visivo. Inoltre, alcune scelte musicali potrebbero risultare troppo scontate o prevedibili, mancando di originalità e lasciando spazio a una sensazione di déjà vu.

Marta Marchetti
9/10

La colonna sonora di Welcome to Leith cattura perfettamente l'atmosfera apocalittica e suggestiva della città fantasma di Leith, North Dakota. Le melodie evocative e malinconiche si fondono perfettamente con le immagini dei campi di grano e dei cieli aperti, trasmettendo un senso di solitudine e desolazione che permea il film.

Enrico Serra
7/10

Le composizioni musicali riescono a catturare l'essenza della storia raccontata, enfatizzando i momenti di tensione e di svolta in modo magistrale.

Stefano Martinelli
8/10

La musica riesce a trasmettere la solitudine e la desolazione della città, ma anche la determinazione e la lotta dei suoi abitanti contro le minacce esterne.

Sara Rizzo
9/10

Ogni traccia musicale sembra narrare la storia travagliata e controversa di Leith, accentuando le tensioni e i conflitti che si svolgono tra gli abitanti della città e i separatisti bianchi che cercano di imporre la propria visione estremista. La banda sonora riesce a catturare l'essenza di questa lotta per la sovranità in modo coinvolgente e coinvolgente, aggiungendo un livello extra di profondità emotiva al documentario.

Davide Marino
3/10

La scelta della colonna sonora non è stata in grado di sottolineare in modo efficace la tensione e il conflitto presente nella storia di Craig Cobb e dei separatisti bianchi, mancando di trasmettere in modo autentico l'angoscia e la paura degli abitanti di Leith durante quei momenti critici.

Martina D’amico
9/10

In definitiva, la colonna sonora di Welcome to Leith si rivela un elemento essenziale per immergersi completamente nell'atmosfera del film e per comprendere appieno le complesse dinamiche che animano la piccola comunità in lotta per difendere la propria identità e libertà. Un vero capolavoro musicale che arricchisce e amplifica l'esperienza cinematografica.

Claudio Conti
7/10

L'utilizzo sapiente della musica nel documentario aggiunge un valore artistico e narrativo che arricchisce l'esperienza complessiva dello spettatore.

Alessandro Mancini
8/10

Le melodie scelte per accompagnare le scene del film sono evocative e incisive, aggiungendo un livello di profondità emotiva alla narrazione.

Cristina Rinaldi
8/10

La colonna sonora di Welcome to Leith è coinvolgente e intensa, cattura perfettamente l'atmosfera inquietante della città fantasma di Leith, North Dakota.

Antonio Gallo
3/10

I brani musicali utilizzati nel film sembravano fuori luogo rispetto alla bellezza della prateria e dei campi di grano di Leith, creando un contrasto sgradevole che ha compromesso l'immersione nell'ambientazione del documentario.

Mario Serra
2/10

La banda sonora di Welcome to Leith non è riuscita a catturare l'atmosfera apocalittica e tensione del film, risultando piuttosto piatta e poco coinvolgente. Non è riuscita a enfatizzare adeguatamente la lotta per la sovranità della città e la minaccia dei separatisti bianchi.