Nel tardo 1800, un rivoluzionario transilvano, Frâncu Slatineanu, che lotta per i diritti civili di tutti i transilvani, indipendentemente dalla loro origine etnica, è costretto a sfuggire alle autorità imperiali fuggendo in Italia.
Sulla nave che lo porta in Italia, il rivoluzionario incontra la famosa soprano Stilla e il suo impresario. Sconosciuto a lui, l'agente segreto imperiale Friecke lo sta seguendo.
La preoccupazione della cantante lirica è quella di perdere la voce. Pertanto, accetta l'offerta dell'inventore Orfanik di registrare la sua voce e la sua immagine per la posterità. L'attrezzatura di registrazione è finanziata da un nobile transilvano con sede in Italia di nome Radu Gorj. Possiede una cospicua fortuna e un castello sulle montagne transilvane.
All'Opera House di Napoli, dove la bellissima Stilla si esibisce, il rivoluzionario transilvano Frâncu Slatineanu, il nobile Radu Gorj e l'inventore Orfanik si incontrano per ammirare la cantante ma anche per discutere di politica transilvana.
In seguito, durante una soiree organizzata dalla contessa Dora D'Istria, il giovane rivoluzionario transilvano incontra di nuovo Stilla. I due si innamorano. Infastidito da questo, l'ossessivo nobile Radu Gorj insiste affinché Stilla registri la sua voce nel laboratorio dell'inventore Orfanik. La cantante va lì e scompare.
Preoccupato dalla sua scomparsa, il giovane rivoluzionario transilvano Frâncu Slatineanu si reca alla villa italiana del nobile Radu Gorj ma la casa è abbandonata. Sapendo che Gorj era ossessionato da Silla e che possedeva un castello sulle montagne transilvane, Slatineanu sospetta che Gorj abbia rapito Silla e l'abbia portata nel suo castello in Transilvania. Nonostante il rischio di essere arrestato dalle autorità imperiali, Slatineanu decide di tornare in Transilvania per trovare la cantante mancante.