Il film d'esordio di Tsai Ming-liang, "Rebels of the Neon God", include già una serie di elementi familiari ai fan dei suoi lavori successivi: uno stile apparentemente essenziale spesso definito minimalista; l'attore Lee Kang-sheng nel ruolo del silenzioso e cupo Hsiao-kang; abbondanti quantità d'acqua, che scende dal cielo o sgorga da un tombino intasato; e abbastanza anomia urbana da garantire che persino l'umorismo sottile presente sia intriso di pathos.
La trama vagamente strutturata coinvolge Hsiao-kang, uno studente disperato di una scuola di ripetizioni, che diventa ossessionato dal giovane ladro Ah-tze, dopo che quest'ultimo rompe lo specchietto retrovisore di un taxi guidato dal padre di Hsiao-kang. Hsiao-kang pedina Ah-tze e il suo compagno Ah-ping mentre si aggirano nell'iconica sala giochi del film (con un poster di James Dean sulla parete) e in altri luoghi di Taipei, per poi vendicarsi.