1944. World War II. Denver. Livy Dunne è essenzialmente stata cacciata di casa dal padre severo, il reverendo Dunne, perché è incinta e non sposata. Viene esiliata nella Colorado rurale, per sposare un agricoltore solitario in un matrimonio combinato, in modo che il suo bambino abbia un "padre".
Quando arriva nella piccola Wilson, Colorado, Livy e il suo "fidanzato", il gentile ma forte Ray Singleton, sono diffidenti l'uno nei confronti dell'altro. La mondana Livy è annoiata da Ray e dalla vita difficile che conduce, nonostante la sua bontà e saggezza innata.
Mentre i mesi passano, Lily impara di più su questo calmo, pratico, riservato agricoltore e su sua sorella Martha - "una regina tra le donne" - e la sua famiglia. Lentamente, quasi impercettibilmente, Livy si rende conto di aver trovato "casa", quasi per caso.
Per parte sua, Ray diventa un visitatore abituale alla biblioteca della città, leggendo i classici per poter conversare intelligentemente con la sua istruita moglie. Livy fa amicizia con due ragazze giapponesi-americane che sono state internate con i loro genitori in un campo vicino; Florence e Rose sono intelligenti e belle. Finiscono per insegnare a Livy una preziosa lezione sulla vita e sull'amore.
Livy ha il suo bambino, decide di restare con Ray e, come dice alla cognata, "Ho imparato di più sull'amore nei miei sei mesi con questa famiglia che nei 25 nella casa di mio padre".