Nel 1896, l'esuberante autore teatrale August Strindberg decide di lasciare la Svezia per la Francia, fulcro del mondo culturale e artistico in Europa. Al suo arrivo, si rinchiude per i prossimi due anni in una stanza d'albergo rifuggendo la vita parigina e le sue vanità, considerando il palcoscenico e la letteratura sempre più ripugnanti. Convinto che non scriverà mai più, si dedica da quel momento ad una ricerca scientifica multiforme. Solo e rinchiuso per affrontare la sua crescente follia, l'hotel dell'autore diventa quindi un teatro immaginario infestato dai personaggi che Strindberg aveva creato nelle sue precedenti opere teatrali in Svezia. Questi personaggi magicamente impregnati di una vita propria hanno solo una cosa in mente, riportare il loro autore a scrivere di nuovo mentre vedono la fine prematura della carriera letteraria di August Strindberg come la loro condanna a morte.