L'avvocato dell'esercito indiano, il maggiore Siddhant Chaudhary, non deve solo occuparsi della morte di suo padre, ma deve anche difendere il capitano Javed Khan. Il successivo, accusato di aver ucciso un maggiore Virendra Singh Rathore decorato, in base a vari statuti delle leggi indiane e della legge sull'esercito, rifiuta di difendersi, ammette l'omicidio e attende un accertamento di colpevolezza tramite una Corte Marziale. Siddhant decide di approfondire, con grande dispiacere del suo amico procuratore, il maggiore Akash Kapoor, non rendendosi conto che incorrerà nell'ira dei suoi superiori; il suo lavoro sarà sottoposto a un attento esame; il giornalista Kaavya Shastri che lo assiste verrà arrestato; e potrebbe finire per essere trasferito in zone violente e isolate dell'Assam e del Bihar.